Dopo un ultimo confronto collettivo sugli argomenti affrontati durante il percorso, venerdì 13 dicembre si è conclusa con una festa la seconda edizione del progetto Una biblioteca tutta per sé.

Con in testa le parole di Virginia Woolf, convinta che una donna dovesse avere una stanza tutta per sé per poter scrivere, anche quest’anno per nove settimane gli spazi del Centro delle Donne/Biblioteca Italiana delle Donne sono rimasti aperti il venerdì pomeriggio per accogliere ragazze e ragazzi di alcune scuole della città: Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Liceo Statale Laura Bassi, isART Liceo Artistico Arcangeli e Istituto professionale Statale Aldrovandi Rubbiani. 

Tra scaffali pieni di libri dedicati al pensiero e ai saperi femminili e femministi, ragazze e ragazzi hanno creato tre gruppi di discussione, ciascuno dedicato a un tema: corpo, genere e identità; relazioni; violenza, razzismi e stereotipi di genere. Guidati dalle storie – romanzi e fumetti, canzoni, film e serie tv – hanno parlato di amore, pregiudizi, consenso, identità in evoluzione. Hanno imparato a riconoscere messaggi discriminanti, ragionato sugli stereotipi e sui modi per combatterli.

Lo hanno fatti accompagnati da un gruppo di ragazze che ha partecipato all’edizione 2018 di Una biblioteca tutta per sé, in un esperimento di educazione peer to peer. Inoltre, hanno avuto l’opportunità di incontrare quattro ospiti speciali: la ricercatrice Stefania Voli, la cantante e attivista Karima 2G, l’antropologa Nicoletta Landi e la fumettista Zuzu, ospite del festival BilBOlBul. Ognuna di loro ha aperto la discussione a temi trasversali: il razzismo, l’educazione alla sessualità e all’affettività, la violenza di genere, il rapporto con il corpo. 

Una biblioteca tutta per sé si è riconfermato un progetto in grado di trasformare la biblioteca in uno spazio sicuro e accogliente, distinto da quello della scuola e della famiglia, in cui ragazze e ragazzi possano discutere in libertà di temi complessi. 

Il questionario in forma anonima compilato dalle ragazze e dai ragazzi durante l’incontro finale conferma la buona riuscita del progetto, che è piaciuto “molto” al 51,7% dei partecipanti; oltre il 60% ha trovato interessanti gli argomenti affrontati e il metodo di lavoro. Le risposte confermano che il percorso è stato apprezzato: ragazze e ragazzi hanno imparato qualcosa di nuovo durante il percorso, che pensano possa essere utile per la loro quotidianità; la maggioranza consiglierebbe il progetto a un amico/a, e in molti si sono resi disponibili a proseguire il percorso in caso di una terza edizione. 

Il questionario evidenzia poi la necessità di affrontare temi complessi con approcci affini alle esperienze delle/i più giovani: molti e molte sottolineano l’importanza di aver incontrato le quattro ospiti e di aver potuto dialogare con loro in un confronto aperto e diretto.

A ragazze e ragazzi è piaciuto anche lavorare in gruppo alla fanzine collettiva #UBTXS che raccoglie disegni, pensieri, citazioni e suggerimenti di lettura, ascolto e visione individuati da loro durante il percorso, oltre a una bibliografia ragionata pensata anche come strumento di formazione per insegnanti e genitori. UBTXS la fanzine 2019 è stata stampata in 500 copie e sarà distribuita nelle biblioteche, scuole e luoghi di ritrovo della città.

Una delle novità di quest’anno è il video a cura di Teresa Sala, regista e filmaker che ha raccontato il percorso raccogliendo immagini, parole, gesti. 

Infine, ricordiamo che quest’anno Una biblioteca tutta per sé ha dedicato due momenti di formazione anche agli adulti: il progetto è stato presentato al meeting nazionale della rete Educare alla differenze (28-29 settembre 2019) a Pisa ed è stato partner del convegno Chi ha rubato la pubertà? organizzato da Hamelin Associazione Culturale e dalla rivista “Gli Asini” (Biblioteca Renzo Renzi – Cineteca di Bologna, 29 ottobre 2019).

Un grande GRAZIE a tutt*!

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Una biblioteca tutta per sé è un progetto ideato da Associazione Orlando/Biblioteca Italiana delle Donne – Istituzione Biblioteche di Bologna, in collaborazione con Hamelin Associazione Culturale e l’agenzia Comunicattive Comunicazione di un certo genere, realizzato grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna per sensibilizzare ragazze e ragazzi su differenze di genere, stereotipi e pregiudizi, violenza sulle donne, bullismo e omofobia. Il progetto si inserisce anche nell’ambito del Patto per la Lettura di Bologna

Biblioteca italiana delle Donne/Centro delle Donne di Bologna
Via del Piombo 5/7 – 40125 Bologna
tel 051 4299411 – bibliotecadelledonne@women.it
www.bibliotecadelledonne.it