Abstract
La Donna Fascista, sottotitolato Giornale delle organizzazioni femminili del PNF (Partito Nazionale Fascista) inizia le sue pubblicazioni nel 1935, in continuità con Il Giornale della Donna. Settimanale di educazione sociale femminile, cessa nel 1943.
Il cambiamento del nome della testata è indicativo del messaggio rivolto alle donne di crescente identificazione con il regime. Periodico quindicinale, per tutta una fase esce in folio, in una veste editoriale essenziale, con la pagina di apertura dedicata ai momenti essenziali della politica fascista. Nelle pagine interne le notizie delle attività dei fasci femminili si accompagnano a rubriche di suggerimenti e consigli relativi a diversi aspetti della vita femminile, nonché ad inserti pubblicitari.
A partire dal 1940 diventa una rivista illustrata e aumenta il numero delle pagine, delle fotografie e delle rubriche. Accanto agli articoli sulla politica fascista e sui temi della mobilitazione civile nel paese in guerra, compaiono pagine letterarie, articoli dedicati alle figure femminili della storia, ai lavori e alle professioni, alla presenza delle donne nelle manifestazioni culturali e, in particolare, sportive. Questa apertura si restringe progressivamente negli ultimi numeri, assieme alla diminuzione del numero delle pagine.
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Testo integrale dei fascicoli.
Nel titolo dei singoli fascicoli è citato anche il n. di annata secondo la numerazione dell’era fascista (E.F.)