Nel decennale della ratifica della Convenzione di Istanbul la Turchia sceglie di ritirare la propria adesione al documento del Consiglio  europeo che fonda la lotta alla Violenza contro le donne sul paradigma della violazione dei diritti umani. L’attenzione di paesi come l’Italia e dell’Europa tutta deve essere massima. Che ciò avvenga in piena revanche dei movimenti sovranisti impone una presa di parola più netta e definita anche nei nostri territori dove troppo spesso i movimenti e i partiti di estrema destra bloccano la piena effettività delle leggi a tutela dell’autodeterminazione delle donne e promuovono ideologie fondate sulla subalternità della donna e sulla sua cancellazione dalla sfera pubblica della vita del Paese.

Orlando Aps, come altre associazioni cittadine, ha aderito all’iniziativa promossa da Donne in Nero e Casa delle Donne di Bologna in occasione della manifestazione del 27 marzo in Turchia. Uno striscione dedicato da appendere nei luoghi delle donne e da Palazzo d’Accursio che si affaccia sulla piazza principale di Bologna.

Esprimiamo il nostro desiderio di esporre in qualche zona della città, uno striscione o cartelli che esprimano chiaramente la nostra solidarietà e vicinanza con le donne turche che “dalla sera alla mattina”, letteralmente si sono viste sottrarre l’adesione della Turchia alla Convenzione di Istanbul, una convenzione che si schiera contro la violenza sulle donne, l’adesione alla quale è stata promossa dal Consiglio d’Europa,il quale di fronte a questa inattesa decisione ha dichiarato “Enorme passo indietro che compromette la protezione delle donne in Turchia ed in Europa”.In realtà è proprio in Turchia che è stata sottoscritta la Convenzione seguita poi da 34 paesi tra cui l’Italia. Ora si torna indietro e la situazione è molto complicata e pericolosa per le donne che ogni anno muoiono mediamente in 300 per mano di mariti,partner e familiari mentre 171 sono morte in circostanze sospette, malgrado l’adesione del paese alla Convenzione. In realtà la Turchia non è la prima a retrocedere, è stata infatti preceduta dalla Polonia.Si potrebbe quindi assistere al ritiro dell’adesione da parte di altri paesi.

Ora noi vorremmo esprimere la solidarietà delle donne di questa città alle donne Turche che sappiamo non accetteranno senza lottare questo attacco che è stato definito come un provvedimento diretto a “salvare la famiglia”. Devono sapere che noi siamo al loro fianco.

Per questo vorremmo poter appendere uno striscione oppure dei cartelli in una piazza o su un ponte come quello di Stalingrado o Matteotti oppure in una piazza. Sappiamo che il Consiglio comunale ne ha discusso questa mattina, cosa molto importante e significativa di una città sensibile ai diritti delle donne ed a quanto succede a livello internazionale come è sempre stata Bologna.

Donne di Bologna e dintorni

La richiesta è stata successivamente accolta dal Comune di Bologna.

#İstanbulSözleşmesiYaşatır #AklınızdanBileGecirmeyin

Video della manifestazione del 27 marzo a Istanbul