Arriva a Bologna la mostra 'VirginiaPerTutte'
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Complesso di Santa Cristina alla Fondazza
Il 6 giugno inaugura a Bologna la mostra ‘VIRGINIAPERTUTTE’ Mostra/Opera/Azione da ‘Una stanza tutta per sé’ di Virginia Woolf. Progetto internazionale e socio-culturale di arte partecipata di Patrizia Benedetta Fratus a cura di Ilaria Bignotti, Connecting Cultures di Anna Detheridge e il Centro antiviolenza Butterfly di Brescia.
VirginiaPerTutte è intesa come opera partecipata, inclusiva, estesa, per coinvolgere le donne di tutte le culture, ma anche studiose e professioniste di varie discipline. Patrizia Fratus ha suddiviso l’opera di Virginia Woolf ‘Una stanza tutta per sè’ in frasi di massimo due righe, l’ha mandata, attraverso una call to action, a tutte coloro che vogliano tradurlo nelle lingue e nei dialetti del mondo, trascrivendola su tessuti bianchi con inchiostro indelebile o ricamandolo con filo rosso. Diffondendosi a macchia d’olio, appoggiandosi ai Centri antiviolenza di donne con cui l’artista collabora, i “versetti” hanno riscosso un enorme successo, infatti ne sono stati cuciti 2.690 e sono state raccolte ben 143 lingue.
L’opera di traduzione in tutte le lingue madri del mondo, iniziata come gesto poetico e politico e a sottolineare la totale mancanza di accesso alla cultura ancora chiamata “femminista” è in realtà diventata un viaggio alla scoperta del potere delle parole e della narrazione nelle nostre vite. Siamo figlie e figli di una narrazione, la nostra visione del mondo è data dalla narrazione della cultura di nascita. L’opera è diventata l’invito a diventare autrici, noi stesse, della nostra storia. Così diventeremo autrici anche di altri mondi.
Il progetto, come deve essere per sua natura e attitudine, diventa così un work in progress multidisciplinare, mutevole eppure coeso.
Come viene riportato nel Manifesto di ‘Virginiapertutte’, “’Una stanza tutta per sé’ è un saggio che ripercorre la vicenda umana e letteraria dell’autrice Virginia Wolf, volto a rivendicare, per il genere femminile, il diritto e la possibilità di far parte del mondo culturale che all’epoca era di esclusivo appannaggio maschile. Partendo da questa centrale volontà, il saggio prova a scardinare e decostruire lo stesso linguaggio maschile e patriarcale sia in ambito letterario che, più ampiamente, sociale e politico, liberando la donna da secoli di silenzio e sudditanza.”
L’artista donerà all’Associazione Orlando il primo capitolo dell’opera d’arte partecipata: di ‘Una stanza tutta per sé’ di Virginia Woolf, realizzata su drappi bianchi in cotone, scritti in rosso e ricamati da gruppi e singole donne, tradotti in svariate lingue e dialetti del mondo.
Patrizia Benedetta Fratus: artista multimaterica, usa mezzi di scarto per avviare opere partecipate, coinvolgendo per la loro realizzazione, coloro che, facendola, ne diventano parte viva. Cerca nelle mappe dei linguaggi le radici dell’immaginario possibile oltre gli stereotipi. “Nelle parole sta il potere di generare mondi, infiniti mondi”
Per informazioni
Biblioteca Italiana delle donne – Chiostro Santa Cristina via del Piombo 5
Tel. 051-4299411 Bologna
Inaugurazione 6 giugno ore 18.30
Interverrano:
Samanta Picciaiola – presidente Associazione Orlando
Anna Pramstrahler – responsabile della Biblioteca italiana delle donne
Patrizia Fratus – artista e ideatrice della mostra
Rita Monticelli – consigliera comunale con delega per i Diritti umani e coordinatrice Master Gemma Unibo
Veronica Ceruti – direttrice del settore Biblioteche e del dipartimento Cultura e Promozione di Bologna
Cristina Demaria – dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna
Ci sarà una lettura ad alta voce di tratti dell’opera di Virginia Woolf, ‘Una stanza tutta per sé’ e, al termine, un aperitivo. Vi aspettiamo!
Nell’ambito del Patto per la lettura di Bologna.